lunedì 22 marzo 2021

RECENSIONE LIBRO "Una single in fuga" di Beatrix Pezzati

"Avete presente quel tipo di ragazza che ha successo nella vita, è vincente nel lavoro e fortunata in amore? Beh, quella non sono io".


Salve a tutti lettori! Eccomi di nuovo qui a parlarvi di un libro di un'autrice emergente che, secondo me, merita davvero tantissimo. Questo libro mi ha fatto compagnia per un pò di tempo perchè, essendo un romanzo non impegnativo ho voluto leggerlo con calma e speravo non finisse mai. Voltare l'ultima pagina, infatti, è stato un pò come dire addio ad un'amica di vecchia data. Ma andiamo con ordine.

TRAMA: 

Emma Applewhite è una ragazza come tante altre: le piace vestire alla moda, essere indipendente, trascorrere le serate con le amiche ed ha una lista di progetti da realizzare.

"Per sfuggire all'immobilismo mentale ed essere considerata una ragazza "intellettualmente vivace", esiste un segreto: avere dei progetti da realizzare. E io li ho, grazie a Dio.


 La sua vita però inizia ad andare a rotoli quando decide di lasciare il fidanzato, dopo aver scoperto un tradimento.

"Da quel momento abbiamo cominciato a litigare con crescente frequenza. Queste tensioni hanno iniziato a mandare in pezzi il nostro rapporto, e abbiamo smesso di parlare di matrimonio. Però se l'ho mollato, la causa principale si chiama Laila e il solo nominarla mi riempie di rabbia".


 [ Già... Laila, il personaggio che ho odiato di più leggendo questo libro! E non potrebbe essere altrimenti! Credetemi, dopo aver letto questo romanzo sarete tutti d'accordo con me 😆 ma andiamo avanti...] 

Dopo poco tempo Emma perde il lavoro e ne subisce tutte le disastrose conseguenze. La ragazza però è molto orgogliosa e, per non deludere le persone che le vogliono bene, inizia a mentire, facendo credere a tutti che la sua vita vada a gonfie vele.  

"Chiusa dentro ai miei fallimenti girovago per ore in centro, dove continuo ad ubriacarmi di immagini per non pensare, per fare finta che vada tutto bene. Guardo le lunghe code di automobili nelle vie ampie e trafficate, mi immergo nel caotico andirivieni della gente agli accessi della metropolitana, sbircio le sfavillanti vetrine dei negozi. Eppure per me sono tutte presenze invisibili. La mia mente vede solo il mio dispiacere".


 Ad un certo punto, un colpo di fortuna inaspettato sembra darle nuova speranza, ma la felicità dura poco ed Emma si ritroverà presto sola ed in gravi difficoltà economiche. 

"Se mi fermo a pensare che la promessa della mia felicità è svanita, mi sento risucchiare dentro un vortice, senza appigli dove aggrapparmi. La mia vita si è sbriciolata sotto i colpi di una serie di sfortunati eventi".

Nella disperazione, si rifugia a casa di sua nonna, che l'accoglie con dolcezza e le farà capire che solo cambiando se stessa e vivendo intensamente "l'attimo presente", potrà rinascere ed assaporare una nuova vita. 

"Dopo lo sfratto sono venuta a rifugiarmi a casa di nonna, e ho passato molto tempo dormendo. Dormire è stato molto meglio che guardare in faccia la realtà. Mi sono trascinata per giorni nella mia vecchia stanza, mentre nonna Therese mi ha portato tazze di tè e fette di dolci squisiti senza fare domande. E' stata comprensiva e paziente".


 C'è una cosa che aiuta davvero Emma nei momenti di difficoltà: il suo amore per la cucina ed, in particolare, per i dolci. In un momento di solitudine e di difficoltà, Emma inizia a curiosare nella sua libreria, dove ritrova un vecchio ricettario, scritto da una certa Victoria Lowe, acquistato anni prima in un mercatino dell'antiquariato. 

"Mi sono sempre piaciuti i libri antichi, scovati nei solai, ereditati da un parente lontano, o visti in un banchetto di periferia, perchè portano con essi vite passate e possono nascondere misteri affascinanti".


 Da questo momento in poi Emma, per distrarsi dai suoi problemi, inizia a preparare i dolci presenti in questo ricettario e che sembrerebbero in grado di curare l'anima di coloro che li mangiano... 🍰👑

"Amo cucinare e mangiare dolci. Mi aiuta ad abbandonare i dispiaceri nel mare della vita, come vecchie scialuppe cariche di brutti ricordi che, perdendosi alla deriva, si allontanano per sempre dalla mia esistenza".


 [ Una particolarità di questo libro è che alla fine si possono trovare tutte le ricette con gli ingredienti, le relative dosi e consigli per la preparazione. La trovo un idea fantastica per tutte le lettrici che, come me, oltre alla passione per la lettura hanno anche quella per la cucina 😊 E chissà... Magari i dolci di Victoria Lowe fanno davvero bene al cuore. ♥️]


COSA NE PENSO: "Una single in  fuga" è un romanzo rosa di formazione  leggero, dalla trama movimentata ed a tratti divertente, che però affronta tematiche profonde, come l'importanza dell'amicizia, dell'amore e della famiglia. Un libro che ci fa capire come, anche nei momenti più bui, dobbiamo avere la forza di cambiare punto di vista, di cambiare noi stessi e le domande che poniamo alla vita, per avere risposte diverse da quelle cui siamo abituati. 

Emma con la sua storia ci insegna che credere nelle proprie capacità ed essere sinceri con se stessi e con gli altri sono gli ingredienti essenziali per vivere la vita con serenità. Perché se siamo in pace con noi stessi e con il mondo le cose belle accadono, senza doverci affannare troppo, senza troppe forzature. 

Per cui grazie Emma e soprattutto grazie all'autrice di questo fantastico libro, Beatrix Pezzati, che mi ha dato la possibilità di leggere la sua opera. Grazie per la fiducia! 

E voi che ne pensate? Vi ispira questo libro? Avete una passione/ hobby che vi aiuta a scacciare i cattivi pensieri? Se si, quale? 

Anche questa recensione è giunta al termine, grazie mille per l'attenzione e spero che questo articolo sia stato di vostro interesse. 

A presto con nuovi consigli di lettura!! :D

sabato 20 marzo 2021

SEGNALAZIONE- "La città delle ombre" di Paolo Fumagalli


GENERE: narrativa fantasy
EDITORE: Dark zone
DATA DI USCITA: 25/12/2020
PAGINE: 213

TRAMA:
Nella società moderna non c’è più posto per le leggende. I miti e le storie fantastiche sembrano condannati all’oblio. Le creature soprannaturali hanno perso la loro importanza e sono state esiliate in una città misteriosa.
Stregoni, figli della notte, esseri dannati e spiriti dei luoghi selvaggi cercano di adattarsi alla nuova vita in questa metropoli, a volte nascondendosi e a volte combattendo, all’insaputa degli abitanti umani. Quando un pericoloso angelo caduto si allea con un industriale privo di scrupoli e interessato ai poteri paranormali, la minaccia mette a rischio l’esistenza dell’intera realtà. Una vampira in cerca di vendetta, una divinità legata alla natura e uno sciamano che lavora come investigatore privato si troveranno coinvolti in una spietata lotta per la sopravvivenza per ristabilire l’equilibrio e salvare il mondo.


ESTRATTO:
Melanie ripensava a ferrovie e metropolitane che aveva usato nel corso della sua lunga vita, salendo sui treni sferraglianti a volte per viaggiare e a volte soltanto per cacciare. Non aveva ricordi precisi, rivedeva intorno a sé una muraglia di visi pallidi costituita forse da tutti i passeggeri che aveva avuto occasione di incrociare durante gli anni, mentre fantasmi di falene scomparse ronzavano e sbattevano intorno alle lampadine. 
Non riusciva a scorgere nemmeno una faccia felice: lavoratori e studenti, giovani e vecchi, uomini e donne fissavano il mondo con occhi vuoti, restituendogli in cambio la linea piatta e rigida di labbra prive di sorriso. Sembrava che tanto gli arrivi quanto le partenze non potessero mai portare speranze né gioie, ma soltanto condannare in eterno a ciò che nessuno voleva. Chi erano gli spettri di quelle persone venute a testimoniare il loro dolore? La rimproveravano per averli uccisi oppure per averli lasciati vivere?

domenica 21 febbraio 2021

SEGNALAZIONE - Ragazzo, Uomo e Nemo di Damiano Dario Ghiglino


GENERE: LGBT
EDITORE: independently published
DATA DI USCITA: 21 dicembre 2020
PAGINE: 109
LINK DI ACQUISTO: https://www.amazon.it/RAGAZZO-UOMO-Damiano-Dario-Ghiglino/dp/B08R68BRN5/ref=mp_s_a_1_1?dchild=1&keywords=ragazzo%2C+uomo+e+nemo&qid=1613827741&sr=8-1

TRAMA
Un ragazzo cammina portando con sé una valigia lungo le strade innevate di una città tedesca. Non sa da dove viene, né dove sta andando. Sa solo che si è lasciato il passato alle spalle perché è gay, è diverso.
Sarà così che Eric intraprenderà un lungo viaggio alla scoperta di sé rivelando, tra incontri inaspettati e interrogativi senza risposta, l’essenza di una vita che è tutte le vite.
Un romanzo cosmopolita, visionario, oscuro ma anche luminoso, sulla ricerca dell’identità attraverso le molteplici tappe dell’esistenza umana.

Salve a tutti! Oggi volevo segnalarvi questo libro a tema #lgbt. La trama mi ha incuriosita davvero tantissimo, e a voi?
Vi lascio di seguito anche un piccolo estratto. Se volete saperne di più, potrete trovare tutte le informazioni anche nella pagina Instagram dell'autore @notiziegaydalmondo.

ESTRATTO:
 “Anche a te non piace?” domanda una voce al di sopra delle gradinate di cemento.
Il sole divampa picchiando sugli spalti e sulla schiena, rende il suolo e  i corpi incandescenti.
Nemo si volta accecato dal riverbero: “Non saprei”. Dopo un attimo di riflessione aggiunge alzando le spalle: “È ripetitivo.” come se quello spiegasse tutto.
Simone gli si siede accanto assorto. Accenna un sorriso e ribatte: “Non dà nessun brivido, nessuna emozione. Persino una scimmia riuscirebbe a fare movimenti simili con qualcosa di sferico tra gli arti. Ma prova a pensare a un’attività più complessa, ce lo vedresti uno scimpanzé a sciare sulla neve, esplorare i fondali marini con una bombola d’ossigeno, fare bungee jumping o praticare rafting lungo un torrente?”
Nemo ride di gusto al pensiero di uno scimpanzé in grado di fare tutte quelle cose. 
I ragazzi al campetto urlano di gioia, la palla è finita in rete per l’ennesima volta.

mercoledì 17 febbraio 2021

Recensione libro "Come se fosse l'ultima volta" di Mario Francesco Gastoldi

"Un cuore che cerca sente bene che qualcosa gli manca, ma un cuore che ha perduto sa di cosa è stato privato" (Goethe)


TRAMA: 
L'amore travolgente di un ragazzo ed una ragazza. Il destino crudele che riuscirà a dividerli per sempre. La storia di Stefano e Martina nasce come un racconto triste, ma a poco a poco, pagina dopo pagina si rivela come un romanzo di speranza. La speranza che non abbandona Stefano, anche dopo aver perso l'amore della sua vita, di trovare un posto nel mondo. La speranza in un futuro che deve ancora essere scritto e vissuto. 



RECENSIONE: 
"Come se fosse l'ultima volta" è il racconto di una storia d'amore travolgente, ma allo stesso tempo triste che, non lo nascondo, mi ha fatto versare anche qualche lacrima. Questo perché nelle poche pagine del romanzo (appena 160) è racchiuso un mondo di sensazioni. Mi sono emozionata, ho trattenuto il fiato e mi sono ritrovata con gli occhi pieni di lacrime leggendo il racconto di questi due innamorati. 
All'inizio del libro conosciamo Stefano che si racconta e parla delle vicende della sua vita in prima persona. 
"Lei è ferma davanti a me, sorride e mi osserva. I suoi occhi, gli stessi occhi. Lorenzo mi abbraccia dicendomi "entriamo in casa". Mi chiamo Stefano, ho quasi quarant'anni e questa è la mia storia".

 Stefano si descrive come un ragazzo abbastanza solitario, con un lavoro come impiegato nella banca della sua città... un lavoro che comunque non sembra soddisfarlo pienamente. Nel tempo libero Stefano adora fare delle lunghe passeggiate in bici, immerso nella natura oppure uscire a far serata con il suo migliore amico di sempre Franco.

"Una bella casa, un bilocale in affitto in centro, amici pochi, ma buoni, e un lavoro che a tratti amavo; ero un giovane colletto bianco, impiegato in una piccola filiale di banca della mia città. Se questa era la normalità, io ne facevo parte".

 Quella di Stefano, insomma, è la tranquilla vita di un single, fino a quando, in una delle solite serate con l'amico, incontra una bellissima ragazza Martina, che subito rapisce il suo cuore. 

"Non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei, anche mentre parlava e sorrideva con gli amici del momento. Era come se mi avessero chiuso in una palla di vetro, con lei dentro, senza musica, senza nessuno intorno, solo io e lei". 

 E' un colpo di fulmine. Martina, nel giro di poco tempo, rivoluziona totalmente la vita di Stefano, che si ritrova completamente innamorato di lei, coinvolto in un sentimento sincero, travolgente e profondo. 

"Negli anni, quasi per gioco, avevo imparato a classificare le donne in due tipologie ben distinte: le donne fidanzate e le donne amanti. [...] Ecco, Martina non apparteneva né all'una né all'altra categoria. Per Martina creai quella sera la terza categoria di donne. Le donne perfette".

 I due iniziano a conoscersi, ad uscire insieme e, nel giro di poco tempo, Martina si trasferisce a casa di Stefano. Sono felici, e niente sembra avere il potere di intaccare quella loro immensa felicità: Stefano grazie a Martina scopre l'amore vero, e lei, semplicemente si lascia amare. 

"Ero tutto per lei e lei era tutto per me, ed io ero felice. [...] Credo che sentisse, o meglio, percepisse il fatto che mi soffermavo a guardarla al mattino. Ogni tanto apriva gli occhi, mi fissava e diceva a bassa voce: <Adoro quando mi guardi dormire>. E mi abbracciava". 

Purtroppo la serenità dei due giovani viene spazzata via in un torrido pomeriggio d'estate. Stefano,infatti, mentre si trova a lavoro, riceve una chiamata: Martina si è sentita male ed è in ospedale. 

"Alle tre di pomeriggio mi squillò il telefono, era Anna, la sorella di Martina: <Stefano ascolta, Martina ha avuto un malore, ora andiamo in ospedale, stai tranquillo che sarà colpa del caldo di questi giorni".

Purtroppo non è stato affatto il caldo a far star male Martina, ma qualcosa di molto più grave... Come un fulmine a ciel sereno, la malattia di Martina stravolge le vite di tutti quelli che le vogliono bene. Il tumore è aggressivo e, per di più, incurabile. 

"Era una situazione che non avrei augurato nemmeno al mio peggior nemico e sapevo che sarebbe stata dura ma avrei dovuto cercare quantomeno di restare lucido per Martina; se anche io avessi perso la forza sapevo che lei avrebbe smesso di lottare".

 Le cure sono estenuanti e quando Martina viene di nuovo portata d'urgenza in ospedale, Stefano viene a conoscenza di una terribile realtà: i cicli di radioterapia non sono stati efficaci. Nei suoi ultimi giorni di vita, quando sente che non c'è più molto da fare, Martina decide di rivelare a Stefano un segreto... Una storia legata alla sua adolescenza di cui nemmeno sua sorella è al corrente. 

"E' successo molto tempo fa, ed è una cosa che ho sempre cercato di dimenticare, tenendola chiusa dentro di me molto ben nascosta, provando a non farla riaffiorare mai, ma credo che ora sia il momento di raccontarti tutto".

Un segreto che, anche se in apparenza è doloroso e legato a cose successe anni prima, aiuterà Stefano a trovare la forza per rialzarsi dopo la morte della sua amata. La scomparsa di Martina distrugge la vita di Stefano... il dolore è immenso e lui inizia  a bere e ad allontanarsi da tutti. 

Proprio quando ormai crede di non aver più un motivo per vivere, Martina gli compare in sogno, invitandolo a riappropriarsi della sua vita. Così la mattina seguente Stefano decide di accettare una proposta del padre di Martina, Lorenzo, e si trasferisce in Brasile, dove l'uomo vive già da moltissimi anni. Proprio in Brasile Stefano scoprirà che una parte di Martina, in un modo o nell'altro, sarà sempre con lui e lui dovrà farsi forza e tornare a credere nel futuro, perché qui scopre di non essere più solo... 

"La mancanza di Martina era troppo forte ancora, e vivere la vita quotidiana senza di lei era troppo per me in quel momento. Dovevo andar via, accettare l'invito di Lorenzo, e seguire le indicazioni di un sogno. Seguire le indicazioni di un sogno. Che cosa ridicola. Ma dovevo farlo". 

Un libro che consiglio a tutti i romantici e a quelli che hanno voglia di emozionarsi con una storia d'amore che, anche se inizialmente potrebbe apparire come "già sentita", ha un finale tuttavia positivo, che sa di vita e di speranza e che riuscirà a sorprendervi. 

Inoltre, per tutti quelli che amano accompagnare la lettura con un sottofondo musicale, sarà interessante sapere che nell'ultima pagina del libro sono riportati i titoli delle canzoni che vengono citate nel corso di tutta la narrazione e che accompagnano la storia di Stefano e Martina, dal loro primo incontro, fino alla svolta finale. 
Un libro dal linguaggio semplice, che si lascia leggere: io l'ho divorato in soli due giorni.  
Devo aggiungere, infine, una piccola nota negativa: disseminati nel racconto ci sono errori ortografici e di punteggiatura, che nel complesso non pregiudicano la storia ma possono dar fastidio ai lettori un po' più pignoli. 

Ringrazio di cuore l'autore Mario Francesco Gastoldi, per avermi dato la possibilità di leggere questo suo toccante romanzo colmo d'amore e di speranza. 

Fatemi sapere nei commenti se questa recensione vi ha incuriosito ❤️ 
A presto! 

venerdì 29 gennaio 2021

Recensione libro "Il diario del silenzio" di Martina Vaggi


"E' stato come se il mondo, a un certo punto, ci avesse messo di fronte un enorme specchio, costringendoci a guardarci dentro tutto il giorno. Senza maschere. Senza un lavoro che ci tenesse impegnati costantemente"


"Ho trascorso due mesi a cercare persone che avessero vissuto esperienze. Le ho trovate, le ho ascoltate, le ho custodite dentro di me. Ogni loro esperienza io l'ho vissuta attraverso i loro occhi. Mi sono immersa completamente nella loro vita attraverso le loro parole. Tutto quello che loro mi raccontavano io lo assorbivo, diventava come inchiostro sulla mia pelle. E io ho usato quell'inchiostro per scrivere di loro".

[Martina Vaggi]




RECENSIONE: E' stato difficile per me leggere questo libro, e mi trovo ancora più in difficoltà a scriverne una recensione; questo semplicemente perché in queste pagine si parla di vita vera, di storie e sentimenti che tutti noi abbiamo provato in un modo o nell'altro. 
"Il diario del silenzio" è una raccolta di racconti, o meglio, di storie e testimonianze di persone comuni, bambini, ragazzi, anziani, ma anche infermieri, medici, farmacisti, volontari ed altri professionisti di diverse regioni italiane che, a causa del Coronavirus, da un giorno all'altro si sono ritrovati a vivere una quotidianità diversa da quella alla quale erano abituati. Una quotidianità fatta di mascherine, guanti, isolamento e tanta paura. 

[...] Nulla di nuovo, quindi, rispetto alla normalità della vita di Paolo in caserma. Nulla di nuovo, a parte il cambio dell'orario. E il fatto che fuori ci fosse un silenzio di tomba. Nulla di nuovo, a parte il suono, persistente e continuo, delle ambulanze che continuavano a passare in città. A parte questo, nulla di nuovo, davvero".

Nel marzo scorso,come tutti sappiamo, è arrivato in Italia questo virus terribile, che ha inghiottito le vite di tutti noi ed è diventato l'ostacolo più grande per ogni lavoro, progetto e attività. Il libro, che descrive perfettamente ciò che è accaduto attraverso gli occhi di tante persone che hanno deciso di condividere la loro personale esperienza, è diviso in tre macro capitoli, a ciascuno dei quali corrisponde una diversa fase della quarantena: "l'inizio", "resistere" e  "la riapertura". Si tratta di un vero e proprio diario che va dal 21 febbraio 2020, giorno in cui è stata indetta la prima zona rossa a Codogno, in Lombardia, fino al 10 agosto 2020, quando ormai la quarantena sembrava solo un ricordo lontano. 


...in quei giorni la tv era sempre accesa, le notizie che si susseguivano portavano agitazione, scompiglio. 

"Misure di contenimento del contagio". Una frase che sembrava quella di un film. Filomena non avrebbe mai potuto crederci, se non l'avesse letta su un documento ufficiale.

 


Nel primo capitolo viene descritta la situazione nei primi, terribili giorni, durante i quali le persone vengono costrette a casa per limitare i contagi, mentre medici ed infermieri si ritrovano a curare pazienti affetti da una malattia di cui sanno ancora troppo poco... Pazienti, nella maggior parte dei casi anziani, che oltre ad essere malati si ritrovano anche soli, distesi su un letto di ospedale, senza nessun parente a stringere le loro mani e a dare loro conforto.

Mentre apriva la porta per uscire sentì ancora il paziente dire: "Io ho paura. Mi sento solo". Alessandra ricacciò indietro le lacrime, proprio mentre la porta si chiudeva alle sue spalle. Nell'arco di quella notte aveva capito che a loro non veniva chiesto solo di fare il ruolo degli infermieri. Loro dovevano essere molte cose: professionisti, parenti e accompagnatori della solitudine più nera di quelle povere persone. 

 


 In questa raccolta non sono solo i fatti ad essere al centro dell'attenzione, ma anche i sentimenti: inquietudine, ansia, tristezza, impotenza, paura. Già...la paura. Quel sentimento che si è impossessato di tutti noi fin dai primissimi giorni. Una paura dettata, nella maggior parte dei casi, non dal virus e dal pericolo di essere contagiati, ma paura delle conseguenze di quell'isolamento forzato... paura di sè stessi, come afferma una terapeuta, intervistata dall'autrice di questo libro: 

La cosa che aveva notato in quelle settimane dove aveva lavorato più del solito era che qualsiasi tipo di problema una persona avesse avuto in precedenza, adesso si era accentuato a dismisura. Il mondo intero si era fermato ma le persone avevano cercato di continuare a muoversi.  I problemi dentro ognuno di loro si erano ingigantiti come se reclamassero, finalmente, l'attenzione che meritavano. Come se fosse finalmente arrivato il momento di risolverli.


 Nella seconda parte, che inizia dalla fine di marzo, sono raccolte le storie di quelle persone che in un modo o nell'altro, non si sono arrese: volontari che hanno deciso, ad un certo punto, di mettersi al servizio dei più bisognosi; liberi professionisti che, pur di portare avanti il loro lavoro, hanno deciso di digitalizzarsi il più possibile, ricorrendo allo smart working, lezioni scolastiche e addirittura corsi sportivi tenuti online, per cercare comunque quel briciolo di normalità quotidiana di cui tutti avevamo estremo bisogno. 

-"Allora, bambini, abbiamo finito di disegnare i cuori?"                                                       Ci fu uno scoppio di "Siii!" detti tutti in coro.                                                                         - "Bene, allora alziamo i disegni, mostriamoli a tutta la classe!"                                           Così fecero. Lo schermo si riempì di cuori disegnati nella maniera più personale e stramba possibile. Fu una sensazione strana quella che provò Veronica in quel momento: era strano pensare che tutto il mondo non fosse in quella stanza, i  quei cuori disegnati con tanta cura. 


 Nella terza parte, quando la quarantena è giunta finalmente a termine, sono raccolte le testimonianze dei primi, timidi segnali di ripresa. Tra i mille dubbi di non farcela e i grandi problemi economici, le attività hanno deciso comunque di riaprire, le persone hanno ricominciato a vivere, a fare progetti... segnali di ripresa si sono visti ovunque, ma nessuno riuscirà mai a dimenticare quei giorni e quel silenzio surreale che resterà impresso nel cuore di tutti, per sempre. 

In quel momento decise che non si sarebbe arreso. Perché per lui tirare giù quella serranda sul suo negozio in maniera definitiva equivaleva a chiuderla su se stesso. Significava morire prima del tempo. 

 

 

Questo libro mi ha commossa profondamente ad ogni pagina e, anche se ripercorrere con la mente quei giorni di quasi un anno fa è stato molto difficile, soprattutto se si pensa al fatto che ancora non ne siamo usciti del tutto, penso che sia un libro che va letto. È importante, secondo me, avere una raccolta di testimonianze vere, come questa, nella propria libreria per far comprendere anche alle generazioni future i sacrifici che sono stati fatti e per tenere sempre vivo il ricordo di chi ha rischiato o, addirittura, perso la vita per aiutare gli altri.

 



Bene lettori, anche questa recensione è giunta al termine. Vi ricordo che, se volete, potete lasciarmi un vostro pensiero o parere nei commenti. Grazie comunque per aver dedicato del tempo alla lettura di questo mio articolo. Un ringraziamento speciale va all'autrice Martina Vaggi, che mi ha dato la possibilità di conoscere e leggere questa sua raccolta. ❤

 

giovedì 7 gennaio 2021

SEGNALAZIONE - "Perhaps Love" di Bluebird


Ciao a tutti lettori, oggi sono qui per segnalarvi il romanzo "Perhaps Love" di Bluebird
Si tratta di un music romance, primo della Sky Series costituita da 5 libri, tutti autoconclusivi ma legati tra loro.

👉 Vi lascio di seguito la TRAMA:

Bee Anderson non si aspetta niente dalla vita. A ventidue anni è indurita dal tempo e dal poco amore ricevuto dalla madre.
Ha solo i suoi amici James e Anne su cui poter contare: gli unici che possa chiamare famiglia.
Liverpool le sta stretta e come ogni prigioniero che si abitua alla sua condizione, Bee non vede alcun futuro se non quello di trascinarsi in modo ripetitivo, giorno dopo giorno.

A Lee HyunMin la vita ha regalato un talento immenso, portandolo a diventare il leader degli SG5: la più famosa band di kpop. L’impegno e il dolore lo hanno fortificato, ma essere un idol comporta rinunce. La sua intera esistenza è sotto i riflettori, senza mai poter lasciarsi andare.
Senza aver mai vissuto come un comune ragazzo di ventisette anni.

Un incontro casuale.
Una notte che sembra un sogno e loro soltanto due giovani ragazzi.
Come tutti i bei sogni anche quella notte finirà, ma il destino li farà incontrare ancora, otto mesi dopo a Seoul, in Corea.

C’è un disegno invisibile, una forza che li ha spinti a cercarsi tra miliardi di persone. Un sentimento capace di spazzare via incertezze e ostacoli.
Delicato e fragile come le ali di una farfalla.
Potente e tumultuoso come uragano.
Oltre i riflettori, oltre la paura di perdersi, oltre le parole non dette.

È proprio quando tutto sembra perfetto, che la vita pone di nuovo Bee davanti ad una scelta: l’unica che non avrebbe mai voluto fare. Perché l’amore per Hyun-Min è più forte di qualsiasi cosa e la felicità del ragazzo che ama, più importante di tutto.

Dalla fredda e nebbiosa Inghilterra fino alla moderna e colorata Corea, una storia al ritmo del kpop, un viaggio alla ricerca di se stessi.

Per spogliarsi delle proprie maschere.
Per imparare a sorridere.
Per imparare ad amare.

❓ Vi ispira questa storia? Avete mai letto dei music romance? 
Fatemelo sapere nei commenti. 
Grazie, come sempre, per il supporto ❤️
A presto 😘

mercoledì 6 gennaio 2021

Recensione libro "Io sono una famiglia - Il gabbiano" di Liz Chester Brown


 "Voglio essere libero. E, per raggiungere questo stato di grazia, l'unica cosa possibile è: volare!"

TRAMA: Sullo sfondo di una Liguria arroccata tra cielo e mare, le vicende di Arianna, dall'infanzia all'età matura, raccontate con sereno distacco e un pizzico di ironia. Un dramma familiare moderno che, con la leggerezza di un battito d'ali, non volge mai in tragedia grazie all'incrollabile forza dell'amore. La protagonista, nata e cresciuta senza l'amore materno, riuscirà infatti a uscire dal suo labirinto tirando fuori tutta l'energia positiva e costruttiva trasmessale dal padre e tenuta soffocata dalla malattia della madre. Un vibrante racconto che rimanda, per analogie di contenuto e di impalcatura narrativa, al Notturno op. 48 n. 1 di Fryderyk Chopin.

RECENSIONE: Romanzo di formazione e saga familiare: sono questi i due generi che, a parer mio, racchiudono e descrivono al meglio le caratteristiche di questo romanzo. In queste pagine si parla, infatti, della vita di Arianna, dalla sua infanzia fino all'età adulta, ma al centro del racconto c' è anche la sua famiglia che sarà, per lei, allo stesso tempo salvezza e condanna. 
Fin dalle prime pagine si comprende come, in realtà, la vita di questa donna non sia stata affatto semplice: nelle primissime pagine si descrive, infatti, lo stato d'animo di Arianna, che si trova ormai alla fine di un percorso fatto di ricordi, rimpianti e sedute di psicoanalisi.

Ciò che avvertì fu la medesima sensazione di quando uno si risveglia al mattino dopo un lungo sonno ristoratore e pensa che "oggi è un altro giorno". Nuovo, diverso. Per sempre.

 Ma andiamo con ordine.

Il romanzo, scritto in terza persona da un narratore onnisciente, è diviso in due parti.
Nella prima metà del libro si racconta della nascita di Arianna e si descrive la reazione che suoi genitori hanno avuto in questo evento. Mentre, infatti, il padre di Arianna, Francesco, si dimostra fin da subito affettuoso e amorevole nei confronti della piccola, la madre, Ada, reagisce in un modo del tutto particolare, dimostrandosi anaffettiva e poco propensa all'amore, adottando un comportamento quasi innaturale per una madre. 

"Nei giorni seguenti Ada si rifiutò di dare il latte alla figlioletta e si chiuse in un mutismo allarmante. Le suore erano esterrefatte da un simile comportamento, mai in vita loro avevano visto una cosa del genere: una mamma che rifiuta la propria creatura".

 Questa prima parte poi, si sviluppa in una serie di flashback in cui si racconta del primo incontro tra Ada e Francesco, si parla delle loro rispettive famiglie di provenienza, della nascita di Ginevra, ossia la sorella maggiore di Arianna, e della venuta al mondo di Emanuele, il figlio maschio tanto sospirato da Ada. Dalla descrizione degli ambienti familiari in cui Ada e Francesco sono cresciuti, si comprendono immediatamente le differenze sostanziali, dal punto di vista caratteriale e comportamentale, tra i due. Mentre Francesco è cresciuto in una famiglia fondata su sani principi, piena di amore e di dedizione verso i figli e intellettualmente aperta alla cultura,alla musica e a qualsiasi altra forma di arte, Ada proviene da una delle più classiche e rigide famiglie patriarcali, nella quale amore ed affetto sono stati sempre assenti e dove tutto gira intorno agli interessi economici ed al benestare. 


Francesco e sua sorella maggiore Lisetta nacquero quindi nel piccolo borgo marinaro di Bogliasco [...]. "Essere signori non vuol dire essere ricchi", li educava la madre, "significa saper stare a proprio agio con ogni genere di persona: dalla più semplice alla più raffinata, dall'ignorante all'intellettuale". 

 "Lei, Ada, era cresciuta con un padre molto severo e una madre prepotente: due caratteri forti che avevano educato i figli alla sottomissione e alla cieca obbedienza". 


La famiglia di Ada è fatta di apparenza e tutti i suoi componenti sembrano privi di qualsiasi tipo di sentimento, al punto tale che arrivano a rinchiudere in una stanza il loro ultimo figlio, Angelino, il quale, forse proprio a causa di un' infanzia priva di amore e delle continue liti tra i genitori, risulta essere affetto da problemi psichiatrici, che lo portano ad assumere,talvolta, comportamenti violenti. Angelino è una vergogna per i suoi genitori, i quali, invece di curarlo, decidono di nasconderlo agli occhi della società, solo in apparenza bella, ricca e perfetta di cui fanno orgogliosamente parte. 


"Il povero Angelino temeva la sorella e gli toccava subire i suoi metodi coercitivi quando l'aiutava a fare i compiti. [...] Nessuno in casa Duella si preoccupò mai di andare a fondo, alla radice dei problemi che fin da piccolo avevano minato la mente di Angelino. Quando finalmente fu chiamato un medico e venne fatta una diagnosi preoccupante ma definitiva, Angelino divenne il baluardo della loro cristiana sofferenza".
L'unica luce nella vita di Arianna, dei suoi fratelli e di Angelino stesso è Francesco, padre amorevole che, una volta compresa la malattia della moglie, e dei problemi della famiglia di origine della stessa, decide di restare, di sopportare i soprusi e le continue scenate di Ada e cerca in tutti i modi di non far mancare nulla ai suoi figli, di difenderli il più possibile da quella madre, spesso anche violenta,  e soprattutto si impegna affinché loro non risentano dell'enorme vuoto provocato dalla mancanza dell'amore materno. 

"Piano piano iniziò a capire che sua moglie portava dentro un mare di sofferenza che le condizionava la vita, il suo modo di essere, di comportarsi. E, sposandola, si era impigliato in una rete dalla quale era ormai difficile liberarsi".

 


Arianna, dalle spiccate doti artistiche, sarà quella che più di tutti si scontrerà con la madre e si affezionerà al padre ed a sua zia, Lisetta, che insieme ai nonni paterni, diventeranno i suoi punti di riferimento, nonché la sua vera famiglia. Quando è con loro, Arianna si sente finalmente a casa e riceve tutto l'amore e il sostegno di cui ha bisogno, tuttavia non riesce a liberarsi dalle prepotenze della madre.

"Poi c'erano i sabati mattina, quando arrivava il padre: Arianna raggiungeva il massimo della felicità! Dimenticava di avere la madre che aveva e si perdeva nell'illusione che quella fosse la sua famiglia: la nonna, il padre e i tre cugini di Ruta!".

 La seconda parte inizia con in matrimonio di Arianna,ma il suo incubo non finisce... Costretta a rinunciare ai suoi sogni, Arianna si annullerà completamente e cercherà, insieme ai suoi tre figli, di resistere ad una vita piatta e priva di senso, fino al giorno in cui l'incontro con un altro uomo le aprirà gli occhi e la donna deciderà, immediatamente dopo quell'incontro, di cambiare totalmente la sua vita. 

Arianna deciderà così di affrontare  i suoi demoni e di riprendere in mano la sua esistenza. 

"Claudio l'aiutò a recuperare la sua voglia di sapere e lei riprese piano piano interesse per l'arte, la filosofia, la scienza: un mondo che aveva dimenticato ma che in un tempo remoto aveva amato tanto".

 

La lettura di questo libro è stata molto lenta per me; nonostante infatti il testo sia scritto bene e scorrevole, sono stati i temi trattati a richiedere del tempo per essere assimilati. Una madre che non accetta i suoi figli, che arriva a picchiarli per delle sciocchezze e che denigra il marito solo perché egli non guadagna abbastanza... Si fa fatica a rendersi conto che queste cose sono reali, che sono accadute e continuano ad  accadere intorno a noi. 
Questo libro fa riflettere anche sul ruolo della famiglia e sull'importanza che ha l'amore dei genitori nell'educazione dei figli: i bambini non amati saranno dei genitori che non sanno amare, ma non per cattiveria, semplicemente perché non conoscono l'amore. E come si può trasmettere una cosa che non si conosce? Figura chiave del racconto è sicuramente il padre di Arianna, Francesco, dalla grande bontà d'animo che rinuncia a tutta la sua vita esclusivamente per rendere felici i suoi figli e salvarli dall'aridità della madre. "Io sono una famiglia" è una storia che fa provare tante emozioni: dispiacere e rabbia, ma anche voglia di volare via lontano dalle cose che ci fanno star male... Come un gabbiano, che leggero, sorvola l'azzurro del mare dall'alto, e non si sofferma, non si preoccupa dei mali che affliggono la terra e gli uomini che la abitano. Una storia che vale la pena di essere letta.




Bene lettori, anche questa recensione è giunta al termine. Se siete arrivati a leggere fin qui, vi ringrazio per la pazienza e spero che il mio pensiero su questo libro abbia suscitato in voi almeno un pò di curiosità. 
Se vi va, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.

In ultima battuta ringrazio l'autrice per avermi dato la possibilità di leggere la sua opera. 

RECENSIONE LIBRO "Una single in fuga" di Beatrix Pezzati

"Avete presente quel tipo di ragazza che ha successo nella vita, è vincente nel lavoro e fortunata in amore? Beh, quella no...